Laboratori sulla consapevolezza

Scuole superiori 

Da gennaio a maggio 2018 il percorso ha visto il coinvolgimento di ragazzi e ragazze delle Scuole Superiori di Torino e del contesto piemontese per la costruzione dello spettacolo “Cuore / Tenebra” dal 22 maggio al 10 giugno 2018 (regia di Gabriele Vacis e allestimento di Roberto Tarasco) presso il Teatro Carignano di Torino. Gli studenti e gli insegnanti oltre a essere stati coinvolti nel percorso dello spettacolo legato all’acquisizione di strumenti professionali del “fare teatro”, hanno ricevuto una formazione volta ad acquisire consapevolezza di sé, degli altri, della società e dell’ambiente circostante. Nel caso di “Cuore / Tenebra” questo metodo si è rivolto alla costruzione artistica, l’obiettivo primario è stato lo sviluppo della relazione: saper stare consapevolmente in relazione con gli altri. In scena come nel quotidiano. Inoltre le Classi e il pubblico hanno avuto l’occasione di prendere parte alle “lezione pubbliche” con i maestri invitati a tenere un breve intervento sulle tematiche legate alla scuola.

Tra gli ospiti: Mauro Berruto, Pietro Buffa, Aldo Cazzullo, Lella Costa, Alessandro D’Avenia, Maurizio Ferraris, Suor Giuliana Galli, Marco Lodoli, Enrico Palandri, Domenico Quirico, Remo Rostagno, Benedetta Tobagi, Marco Vacchetti. Le scuole coinvolte: Liceo D’Azeglio (Torino), Liceo Gobetti (Torino), Primo Liceo Artistico (Torino), Istituto Boselli (Torino), Istituto Russel Romo (Torino), Istituto VIII Marzo (Settimo), Convitto Carlo Alberto (Novara).  

Da settembre 2018 ad oggi diverse scuole superiori di Torino e Piemonte, alcune incontrate con il precedente progetto Cuore/Tenebra e altre nuove, hanno confermato il proseguimento di un nuovo ciclo di laboratori settimanali ampliando il numero degli studenti da incontrare. Il percorso parte dai problemi dell’integrazione interculturale e delle difficoltà che si incontrano nella classe; attraverso i racconti delle singole esperienze ed il confronto tra gli studenti si cercherà di andare all’essenza di due meccanismi cardine delle dinamiche di integrazione e lotta al disagio: la paura ed il sentirsi al sicuro. A partire da questi macro-temi i ragazzi racconteranno le proprie storie nel rispetto della sensibilità individuale e collettiva. L’intento finale del progetto è l’attivazione di una nuova modalità di condivisione dei processi di sviluppo culturale e sociale, attraverso il racconto delle esperienze personali delle persone che compongono l’identità di questa città (allievi, docenti, collaboratori scolastici, genitori), indipendentemente dalla loro età, provenienza o mestiere.

Le scuole coinvolte per l’anno 2018/2019: Liceo Gobetti (Torino), Liceo D’Azeglio (Torino), Istituto Boselli (Torino), Istituto Russel Moro (Torino), Istituto Majorana (Moncalieri), Istituto VIII Marzo (Settimo), Convitto Carlo Alberto (Novara).

ASLTO4 e ASLTO5

Nell’ottica di un consolidamento tra le pratiche teatrali e ambienti legati alla cura della persona, sono stati realizzati “laboratori”, “riunioni d’équipe” e “supervisione” in forma metodica.

Già da ottobre 2017 sono stati realizzati diversi incontri volti al monitoraggio delle attività per consolidare una metodologia relativa alla presa in carico dei destinatari, in questa prima fase persone migranti. In particolar modo sono in atto le collaborazioni con ASLTO4 Centro Diurno (Settimo Torinese), S.S.E.R. Socialclub, ATI soc. Coop. Soc. Interactive – Fondazione TEDA per l’autismo ONLUS (Torino) con Teatro Villaggio Indipendente (Settimo Torinese), ASLTO5 Distretto sanitario di Carmagnola (Torino).  

All’interno di questi incontri vengono approfonditi i criteri relativi alla metodologia applicata nei laboratori teatrali intesi come strumenti d’accesso all’altro. La prospettiva è la costruzione di un corridoio tra la narrazione e la cura della persona, confermando il fatto che un video-colloquio come una esperienza laboratoriale possano aprire canali inaspettati della persona.

Sulla supervisione clinica i professionisti coinvolti ad oggi:
- Anna Maria Accetta, psicologa del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL TO4 – Distretto di Settimo Torinese (TO);
- Ugo Corino, presidente del Laboratorio di Gruppoanalisi, membro dell’ASP (Associazione Studi Psicoanalitici) di Milano. Insegna presso le Scuole di Specializzazione SPP (Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica) di Torino e COIRAG (Confederazione di Organizzazioni Italiane per la Ricerca Analitica sui Gruppi);
- Francesca Vallarino Gancia, psicoterapeuta e fondatrice del centro di supporto psicosociale MAMRE di Torino;
- Cristina Zavaroni, antropologa e referente progettuale per MAMRE Torino;
- Rosario Porrovecchio, medico-psicoterapeuta presidente Istituto Kuvalayananda – Istituto di Psicosomatica e Yoga Integrale.

 

Video

L'Istituto di pratiche teatrali per la cura della persona si racconta: un anno di laboratori d’inclusione, gli "Awareness Campus" a Villanova d'Asti, i video-colloqui e i "Colloqui d'amore", la Scuola d'Azione, gli spettacoli a Torino,…

Siamo di ritorno dal weekend Awareness Time realizzato a Valenza (Alessandria). Venerdì 2 febbraio abbiamo incontrato il poeta Yves Bergeret con l’incontro pubblico “Quale cantiere per la parola?”, abbiamo proseguito sabato 3 e domenica 4…

Eventi passati

"Il cuore della città" è la presentazione finale del percorso "Lavorarte" realizzato con Classi dell’indirizzo turistico dell’Istituto Boselli di Torino in collaborazione con l'Istituto di Pratiche Teatrali per la Cura della Persona e Nidodiragno…

Giovedì 10 dicembre alle 21 in una diretta sulla pagina Facebook dell’autore si potrà vedere per la prima volta il film dello spettacolo tratto dal romanzo «L’appello» (Mondadori) diretto da Gabriele Vacis

domenica 4 ottobre ore 17.30
MEDITAZIONE SUL CIBO
Teatro Colosseo - Via Madama Cristina 71, Torino

Diario del progetto

pubblicato Mar, 30/03/2021 - 12:33
Sabato 27 marzo, dalle 10 alle 13 si è tenuto l'incontro online "CREATIVITÀ È CURA NEL TEMPO DELLA PANDEMIA" con Gabriele Vacis, Mauro Berruto, Alessandro D’Avenia, Chiara Guidi, Roberto Tarasco, Marco Martinelli.
pubblicato Ven, 22/01/2021 - 10:03

«Romeo e Giulietta – scrive Gabriele Vacis –  è una delle storie più popolari dell’Occidente. È stata narrata infinite volte, perché racconta qualcosa di essenziale: le fasi dell’innamoramento. Certo nella storia di Romeo e Giulietta ci sono molti altri temi archetipici, per esempio il sacrificio dei giovani che sana i conflitti degli adulti, ma la ragione per cui questa storia è stata raccontata così tante volte è che si tratta di un catalogo delle fasi dell’innamoramento.

pubblicato Gio, 01/10/2020 - 15:08
Condividiamo l'intervento di Gabriele Vacis e Alberto Vittone intitolato "Ripensare al teatro al tempo dei Covid" all'interno del libro "Le parole della crisi le politiche dopo le pandemia - Guida non emergenziale al postCovid19" (Editoriale Scientifica)

Condividiamo l'intervento di Gabriele Vacis e Alberto Vittone intitolato "Ripensare al teatro al tempo dei Covid" all'interno del libro "Le parole della crisi le politiche dopo le pandemia - Guida non emergienziale al postCovid19" (Editoriale Scientifica)

pubblicato Mar, 10/12/2019 - 13:18
L'Istituto di pratiche teatrali per la cura della persona si racconta: un anno di laboratori d’inclusione, gli "Awareness Campus" a Villanova d'Asti, i video-colloqui e i "Colloqui d'amore", la Scuola d'Azione, gli spettacoli a Torino, in regione e in Italia, da Venezia a Genova a Reggio Emilia. L'Istituto, nel corso dell'anno, ha coinvolto attivamente oltre un migliaio di studenti delle scuole superiori e le comunità legate alle diverse realtà artistiche, sociali, sanitarie e pedagogiche: adolescenti e operatori sociali, migranti, mediatori culturali, attori, utenti dei…
pubblicato Lun, 03/06/2019 - 11:28
Gabriele Vacis è stato uno dei protagonisti della stagione di rinnovamento teatrale degli anni 80, caratterizzata da una rivisitazione del teatro di narrazione che si impone all'attenzione per un utilizzo creativo e drammaturgico del racconto, che non è solo una “storia” ma diventa una “esperienza” che va oltre, alla ricerca di senso.
pubblicato Ven, 31/05/2019 - 11:55
Chi sono gli under 35? E perché proprio under 35? E gli under 45 allora? Quand’è che uno smette di essere giovane? Forse però la domanda oggi potrebbe essere: quand’è che uno comincia a essere abbastanza giovane...? Sui giornali capita di sentir definire “giovani registi” (o artisti in generale) persone ormai ultra quarantenni (finanche a volte quasi cinquantenni). Chi esce dall’Accademia, dalle scuole di teatro, o anche dall’Università giustamente si chiede: Ma allora io adesso che faccio, mentre aspetto di diventare giovane (cioè over 40)?
pubblicato Mar, 07/05/2019 - 21:46
Esiste un'economia circolare che s'impegna a non produrre scarti tra le persone. Unisce tecnologia e corresponsabilità, combatte fatalismo e assistenzialismo: rigenerando energie; fornendo gambe alle idee; puntando al futuro in maniera sostenibile. La solita velleitaria utopia? Tutt'altro. A leggere "Economia della speranza. Percorsi per la vita indipendente", fresco di stampa per Ecra (pagine 352, euro 20,50), le Edizioni del credito cooperativo, c'è da restare a bocca aperta. Intanto perché l'autore è un sacerdote torinese: Domenico Cravero, classe 1951, prete dal 1977,…
pubblicato Mer, 13/03/2019 - 16:21
Dal mese di marzo 2019 partirà il laboratorio STARE insieme agli studenti dell’Università di Genova. Un progetto di formazione condotto da Gabriele Vacis e Roberto Tarasco per la creazione di un gruppo di “guide” e l’allestimento di uno spettacolo per la città di Genova. Il percorso fa parte delle attività del progetto “Il Falcone – Teatro universitario”
pubblicato Mer, 13/03/2019 - 15:18
Laboratorio di messa in scena dello IUAV di Venezia. Un percorso laboratoriale che tramite la pratica della Schiera e della consapevolezza, s’inserisce tra le proposte formative del “Corso di laurea magistrale in Teatro e arti performative” con l’obiettivo di formare professionisti delle arti performative.
pubblicato Mer, 27/02/2019 - 17:08
L’episodio che sto per raccontare non descrive di certo la volta in cui ho avuto più paura in assoluto, ma solo una volta in cui ne ho avuta tanta, o almeno abbastanza da ricordarmela. Quel giorno ero in vacanza a Parigi con la mia famiglia e stavamo camminando verso un museo di cui non ricordo il nome. Avevo sette anni, ma mi ricordo molto bene di essermi fermata a fissare una vetrina di un negozio di scarpe e, senza staccare gli occhi dal vetro, chiesi a mia madre un’ opinione su un paio di scarpe parecchio strane.
pubblicato Mer, 21/11/2018 - 10:17
questo è il testo del sommario della news che ha il compito di sollecitare la curiosità dell'utente e spingerlo a fare clic su "read more".
pubblicato Lun, 12/11/2018 - 10:15
Il percorso parte dai problemi dell’integrazione interculturale e delle difficoltà che si incontrano nella classe; attraverso i racconti delle singole esperienze ed il confronto tra gli studenti si cercherà di andare all’essenza di due meccanismi cardine delle dinamiche di integrazione e lotta al disagio: la paura ed il sentirsi al sicuro.
pubblicato Gio, 25/10/2018 - 12:12
Gli incontri si inseriscono all’interno del convegno internazionale curato da EASTAP – European Association for the Study of Theatre and Performance.
pubblicato Mer, 02/05/2018 - 13:21
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pubblicato Mar, 27/06/2017 - 16:06
I grandi maestri del teatro hanno elaborato pratiche per gli attori che si possono estendere a tutte le persone. Il teatro è, sostanzialmente, “presenza”. Attore e spettatore sono presenti nello stesso tempo e nello stesso spazio. Quindi chi parla può ascoltare chi ascolta: così si genera un circuito di comunicazione che può essere messo al servizio della conoscenza di sé e degli altri. Per “gestire” questo circuito gli attori devono essere “presenti a sé stessi”. Devono potersi e poter vedere e sentire in modo profondo.