“CUORE/TENEBRA” IN DEBUTTO DAL 22 MAGGIO AL 10 GIUGNO AL TEATRO CARIGNANO DI TORINO

Venerdì, 4 Maggio, 2018 - 13:13

“Cuore” è un viaggio fino agli estremi confini del bene. “Cuore di tenebra” è un viaggio fino agli estremi confini del male. Il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale produce questa “migrazione” tra De Amicis e Conrad, che prosegue e amplifica i risultati del percorso artistico che Gabriele Vacis ha realizzato negli ultimi anni, con R&J Links, Cerchiamo Bellezza, Amleto a Gerusalemme. Cuore/Tenebra (per la regia di Gabriele Vacis e l’allestimento di Roberto Tarasco) sarà il primo esito spettacolare che nascerà dall’Istituto di Pratiche Teatrali per la Cura della Persona. Il progetto prevede inoltre un ciclo di “lezioni” con i “maestri” invitati a incontrare le Classi delle Scuole Superiori coinvolte all’interno dello spettacolo.

“Cuore”, pubblicato nel 1886, è da subito un best seller, con la sua forte matrice pedagogica che celebra l’unione sociale e i valori nazionali che emergono dal Risorgimento. Entusiastici consensi di stampa e pubblico infantile e adulto accolgono il testo, come dimostrano le migliaia di lettere che giungono all’autore all’indomani dell’uscita.

In due mesi e mezzo di vita l’opera vantava già 41 edizioni e 18 richieste di traduzione; nel 1923 aveva toccato la milionesima copia, in un’epoca in cui mille copie erano un grande successo. E i nomi dei piccoli Garrone e Franti, il Maestro Perboni e la Maestrina dalla penna rossa, entravano a pieno titolo nell’immaginario collettivo del paese. “Sanguinaccio speziato e dolcissimo” (Arbasino), “brutto romanzo reazionario” (Sanguineti), ma anche “uno dei più felici romanzi dell’800” (Flora), “libro stupendo […] uscito da un gran cuore italiano” (Agazzi), per citare solo alcuni dei giudizi sul romanzo che manifestano punti di vista in aperta contrapposizione tra loro, specchio di un dibattito ancora oggi aperto sulla portata dell’opera.

“Cuore di tenebra”, che esce nel 1899, a puntate sul Blackwood’s Magazine, racconta il viaggio di un giovane marinaio alla ricerca di un misterioso personaggio perduto in Africa. Il romanzo è forse la prima, profonda critica al colonialismo. Joseph Conrad racconta le barbarie e le razzie compiute dalle potenze occidentali sul continente africano. Scrive Conrad: “Nessun uomo si aprirà con il proprio padrone; ma a un amico di passaggio, a chi non viene per insegnare o per comandare, a chi non chiede niente e accetta tutto, si fanno confessioni intorno ai fuochi del bivacco, nella condivisa solitudine del mare, nei villaggi sulle sponde del fiume, negli accampamenti circondati dalle foreste si fanno confessioni che non tengono conto di razza o di colore.

Un cuore parla, un altro ascolta; e la terra, il mare, il cielo, il vento che passa e la foglia che si agita, ascoltano anche loro il vano racconto del peso della vita.” Quale Italia può accogliere ed educare oggi i protagonisti del romanzo deamicisiano? Quante nazionalità possono sedere sui banchi di una scuola elementare?

Orari spettacoli:
22 mag / mar ore 19.30
23 mag / mer ore 20.45
24 mag / giov ore 19.30
25 mag / ven ore 20.45
26 mag / sab ore 19.30
27 mag / dom ore 15.30
29 mag / mar ore 19.30
30 mag / mer ore 20.45
31 mag / giov ore 19.30
1 giu / ven ore 20.45
2 giu / sab ore 19.30
3 giu / dom ore 15.30
5 giu / mar ore 19.30
6 giu / mer ore 20.45
7 giu / giov ore 19.30
8 giu / ven ore 20.45
9 giu / sab ore 19.30
10 giu / dom ore 15.30

Per info e prenotazioni: https://www.teatrostabiletorino.it/

Tipologia News
Relazione Progetto

Leggi altre news

pubblicato il 18/11/2017

A Novara c’è un teatro, il Faraggiana, che volevano trasformare in un multisala cinematografico. In controtendenza a questa destinazione, un gruppo di artisti e operatori culturali porta avanti una battaglia per salvaguardare la visione di una politica da “Slow…

pubblicato il 18/11/2017

Pubblichiamo alcuni estratti del diario di bordo dell’Awareness Campus 2017 scritto da Benedetta Grasso, studentessa dell’Università Cattolica di Milano, che sta realizzando una ricerca sull’Istituto in prospettiva della sua tesi di laurea.

pubblicato il 27/06/2017

I grandi maestri del teatro hanno elaborato pratiche per gli attori che si possono estendere a tutte le persone. Il teatro è, sostanzialmente, “presenza”. Attore e spettatore sono presenti nello stesso tempo e nello stesso spazio. Quindi chi parla può…